Il quadro più grande al mondo, ecco di quale opera si tratta e tutte le informazioni su di essa e a quale prezzo è stata venduta.
Ci sono quadri in grado di suscitarci emozioni uniche, quadri famosi in tutto il mondo che affascinano intere generazioni con la loro bellezza. Ma ci sono anche quadri che colpiscono per le loro particolari dimensioni, a volte molto piccole, o al contrario molto grandi.
E’ il caso ad esempio di questo quadro davvero grande, un’opera di un artista britannico che è stata recentemente venduta all’asta. Un’opera che susciterà sicuramente la curiosità degli appassionati d’arte, ma che affascina anche per lo scopo per il quale è stata realizzata.
Ecco quindi di quale quadro si tratta, la sua storia e a quale prezzo è stato venduto.
The Journey of Humanity: il quadro più grande al mondo
Sono tanti i quadri al mondo che con le loro dimensioni mastodontiche hanno davvero rubato la scena nel corso degli anni; questo di cui vi stiamo per parlare però, è davvero enorme, ed è entrato appunto nel Guinnes dei primati come il quadro più grande al mondo.
L’opera di cui stiamo parlando si chiama The Journey of Humanity, realizzata dall’artista britannico Sacha Jafri; il quadro è stato realizzato durante la pandemia in un albergo di Dubai ed ora, è stato recentemente venduto all’asta nell’Emirato.
Parliamo di dimensioni davvero impressionanti, 1600 metri quadri, mentre la cifra a cui è stato venduto è di 62 milioni di dollari.
Una cifra davvero alta, offerta da un imprenditore francese residente a Dubai, che oltre alla bellezza del quadro, è stato colpito anche dallo scopo benefico dell’opera, che lo ha convinto a fare la sua offerta.
Lo scopo benefico dell’opera
Si perché oltre ad essere un quadro enorme, The Journey of Humanity nasconde anche un significato profondo, ed è stato realizzato per uno scopo davvero nobile.
L’artista britannico infatti, per realizzare quest’opera, ha incorporato vari disegni di bambini provenienti da 140 Paesi diversi, e lo scopo della vendita era destinare i soldi ricavati ad associazioni che si occupano appunto d’infanzia.
Un lavoro davvero grande, che è costato l’utilizzo di 1065 pennelli e 6300 litri di vernice, e che il pittore aveva pensato di dividere in 70 lotti per vendere meglio la sua opera e realizzare così lo scopo benefico più facilmente.
L’acquirente però, impressionato proprio dallo scopo benefico dell’opera, è riuscito però a fare l’offerta giusta e ad aggiudicarsi la versione integrale dell’opera, ad un prezzo quindi di 62 milioni di dollari.
Una storia davvero bella quindi, quella di quest’opera, che oltre ad entrare quindi nel Guinnes dei primati per le sue dimensioni è un grande esempio di umanità e di come l’arte possa essere un veicolo per messaggi davvero importanti.