Hai mai pensato di vivere l’esperienza di dormire in un trullo? Ad Alberobello, nella Valle d’Itria, essi sono considerati il simbolo iconico e culturale della città. Si dice che sia una delle esperienze più belle in assoluto. Vediamo quindi quanto costa dormirci. Ecco la classifica dei migliori 20 trulli.
Non tutti sanno che inizialmente i trulli venivano utilizzati come ricoveri temporanei nelle campagne o abitazioni degli agricoltori.
Il trullo, dunque, è uno dei principali simboli della Puglia e, in particolare, rappresenta l’icona di Alberobello. Nella Regione, infatti, dormire nei trulli è un’esperienza comune. Nata come espressione popolare, al giorno d’oggi quest’attività ha creato un vero e proprio business.
Vediamo dunque quanto costa dormire in uno dei 20 trulli più suggestivi e accoglienti della Puglia. Uno dei trulli più richiesti ad Alberobello è il Trulli Holiday Albero Diffuso. Si tratta di una delle strutture più belle della città. Dotate anche di angolo cottura. Abbiamo poi i Trulli Fenice. Le piccole strutture di questi trulli sono tutte di grandezze differenti.
Grandi Trulli Bed & Breakfast, invece, è caratterizzato da un’articolazione in due trulli di dimensione mastodontica. Una soluzione che unisce lusso e cultura è invece Mandorla Luxury Trullo, all’interno del quale vi è un arredamento di lusso, con tanto di vasca idromassaggio.
Altra struttura molto lussuosa è il Resort La Corte dell’Astore. Il complesso è caratterizzato da una serie di trulli tutti collegati tra di loro. Ognuno di questi è dotato di caratteristici e, allo stesso tempo, lussuosi interni.
Tornando invece ad un complesso più caratteristico, dobbiamo citare i Trulli Resort Dimore Storiche. Questo è caratterizzato dal susseguirsi di tanti trulli tradizionali.
Facendo, dunque, una media dei prezzi all’interno delle singole strutture, si tratterebbe di una somma che oscilla tra i 100 e i 150 euro a notte.
I trulli nascono intorno al XV secolo. In realtà, secondo diversi studiosi, questi già esistevano nel XIV secolo. In ogni caso, l’idea è nata grazie ad un editto del Regno di Napoli, il quale stabiliva dei compensi monetari per tutte le nuove implementazioni urbane.
Per questo motivo, la popolazione pensò bene di dar vita a strutture casuali, facilmente demolibili. In questo senso, dopo che il delegato del re passava per il controllo che avrebbe poi permesso di ricevere il compenso monetario, i cittadini proseguivano a togliere la chiave di volta per rendere immediatamente le strutture dei cumuli di pietra.
La funzione del trullo è poi mutata nel corso degli anni. Sono passati ad essere utilizzati come ricoveri per malati, immersi nelle campagne, fino a divenire delle vere e proprie abitazioni in cui vivevano i contadini.
Al giorno d’oggi essi sono un vero e proprio business, data la grande quantità di turisti attirati dai trulli. Questo, da un lato, permette lo sviluppo economico delle zone in cui si trovano; dall’altro, però, il grande commercio che gira intorno a questi simboli iconici li ha allontanati dalla loro funzione e, in alcuni casi, dal loro aspetto tradizionale.
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