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Come mai dopo anni la carta tende ad ingiallirsi? Ecco da cosa dipende

La carta è uno dei materiali maggiormente utilizzati all’interno di qualsiasi settore. Questo perché, a differenza della plastica, è poco inquinante e inoltre può avere molteplici funzioni. Ma vediamo come mai dopo anni la carta tende ad ingiallire.

Per rispondere a tale domanda, dobbiamo prendere in considerazione le componenti che caratterizzano il materiale e le conseguenti reazioni chimiche che possono essere innescate. 

Perché la carta ingiallisce dopo anni?

La carta è uno dei materiali maggiormente utilizzati al giorno d’oggi. Essa, infatti, può essere riciclata ed è molto meno inquinante rispetto ad altri materiali. In molti, però, si domandano come mai la carta ingiallisce dopo anni.

Quante volte è capitato che andassimo a scovare delle vecchie lettere o cartoline che appaiono ormai giallastre?

Il motivo di questo fenomeno è una reazione chimica che si scatena in collegamento con alcune componenti della carta. 

In particolare, queste reazioni chimiche sono dovute o a un fenomeno di ossidazione (perdita di elettroni) o a un fenomeno di idrolisi (scissione di composti). Questi due tipi di fenomeno vanno a formare gli ossidi o gli acidi, che sono i principali responsabili del cambiamento di colori. 

Carta – Cultura.Nanopress.it

 

Le sostanze contenute nella carte che creano maggiormente le alterazioni sono: la lignina, la quale normalmente si trova nel legno o nei metalli come il ferro e il rame. Questi sono veri e propri catalizzatori di reazioni chimiche.

E poi vi sono i fattori esterni che invece sono la luce, l’umidità, e le sostanze inquinanti. La luce, in particolare, è l’energia che accelera le trasformazioni in contatto con tali sostanze. 

Le sostanze inquinanti, invece, si trasformano in acidi, andando a inscurire i contorni della carta. E infine, l’umidità fa proliferare i batteri e i funghi, andando così ad incidere sui pigmenti colorati. 

Come si produce il materiale cartaceo?

Come tutti sanno, la carta viene prodotta dagli alberi. In particolare, i tronchi vengono tagliati e ridotti in pezzettini sottilissimi. Questi vengono poi bolliti per sciogliere le fibre di cellulosa.

In questo modo, si ottiene una pasta omogenea di cellulosa, la quale viene prima stesa e poi asciugata, per poi essere arrotolata in grandi bobine.

Dopo di che, una volta formato, il foglio dovrà unicamente essere tagliato nelle dimensioni richieste. 

Secondo alcune stime, ogni albero crea circa 80mila fogli di carta. Nonostante ciò, l’abbattimento di alberi e il conseguente consumo di carta rappresentano un problema per il nostro pianeta, a causa dell’eccesiva produzione. 

Roberta De Vargas Macciucca

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