Il Colosseo, uno dei monumenti simbolo di Roma. Ecco perché fu costruito e tutta la sua storia dalle origini.
Roma, capitale d’Italia, è non solo una delle città più belle d’Italia, ma anche tra le più belle e antiche al mondo.
Simbolo di questa città, e dimostrazione della sua storia antica, è l’Anfiteatro Flavio, più conosciuto come Colosseo, uno dei monumenti più visitati al mondo.
Ma perché il Colosseo fu costruito? Andiamo a scoprire la storia antica dalla sua costruzione e il suo periodo di splendore.
Colosseo, la storia
Il Colosseo è, ad oggi, uno dei monumenti più visitati al mondo, e sicuramente il più famoso di Roma, incastonato nella valle tra i colli Palatino, Esquilino e Celio.
Questa zona faceva precedentemente parte della Domus Aurea, complesso costruito dopo il 64 dall’imperatore Nerone dove si trovava il suo palazzo e una colossale statua che lo rappresentava, chiamata “Colosso di Nerone”.
La costruzione del Colosseo però, iniziò nel 70-72 d.C. sotto l’imperatore Vespasiano, e alla sua morte si era arrivati al terzo piano. Furono i prigionieri ebrei a fare gran parte del lavoro, ma per i lavori più specializzati vennero chiamati pittori, ingegneri e costruttori professionisti romani.
Dopo la morte di Vespasiano, il figlio Tito portò avanti la costruzione, fino a completarla nell’80 d.C.; durante poi la regione di Domiziano, chiamata anche Flavia, subì alcune modifiche e per questo venne chiamato Anfiteatro Flavio.
Il nome Colosseo invece, sembra derivi dalla statua rappresentante Nerone che, dopo la distruzione della Domus Aurea, venne spostata proprio all’esterno dell’anfiteatro.
Ma perché fu costruito?
L’Anfiteatro Flavio venne costruito con lo scopo di ospitare giochi e spettacoli, organizzati dall’imperatore o da altri aristocratici romani, per ottenere il favore del popolo. Tra i giochi più popolari, i munera, le battaglie tra due uomini, e i venationes, battaglie tra uomini e animali.
A combattere erano i gladiatori, che potevano essere schiavi, criminali condannati, prigionieri di guerra ma anche liberi romani; per gli animali invece, molti venivano portati dall’Africa e poi tenuti sotto al Colosseo.
Ma non solo. Nell’anfiteatro infatti si tenevano anche delle esecuzioni, ma anche delle finte battaglie e drammi che rappresentavano i miti classici. Oppure, era il luogo in cui gli imperatori celebravano le loro vittorie in battaglia, organizzando spettacoli e giochi che duravano anche giorni.
Tra le celebrazioni più famose, ci fu quella di Traiano, che per festeggiare la vittoria in Dacia, organizzò un festival che durò 123 giorni.
Questi spettacoli e questi giochi si tennero fino al VI secolo d.C., quando poi l’interesse del pubblico cambiò e le spese erano diventate troppo alte per sostenere questi spettacoli.
Ad oggi, al Colosseo non si vedono più gladiatori e spettacoli, ma è ancora uno dei simboli della grandezza di Roma e uno dei monumenti più visitati al mondo.